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Dal GUDS

Da genitori a genitori: lettera aperta sulla scuola

martedì 21 ottobre 2008


Care mamme e cari papà,
anche se avete votato Berlusconi, se credete nelle sue promesse di cambiamento in senso positivo, vi chiediamo di ascoltarci. Siamo un gruppo di genitori come tanti: vogliamo il bene dei nostri figli e cerchiamo di farli crescere al meglio, con le fatiche che tutti conosciamo.

Per questo ci piacerebbe poter condividere una riflessione: vi chiediamo di pensare a quanto può accadere alla scuola pubblica se passa il nuovo decreto.
Il piano del governo dice di voler razionalizzare le risorse e riorganizzare la rete scolastica, ma non presenta un progetto educativo. Facendo decreti d’urgenza non c’è tempo di pensare e riflettere.
Lo sappiamo che bisogna risparmiare, ma certo non si comincia con ciò che riguarda i figli! Questi risparmi poi rischiano di rimanere solo sulla carta.
Quali sono infatti i costi della riforma per le famiglie, per la società? Chi paga? Se diminuisce il tempo scuola, alle donne viene forse chiesto di smettere di lavorare? O di guadagnare di più per mandare i figli alla scuola privata? O si ricorre ai nonni? E poi, perché vanificare tutto il percorso pedagogico costruito in questi anni? E tra l’altro, cosa accadrà nelle periferie disastrate: si formeranno bande di giovanissimi allo sbaraglio? E le maestre, che perdono il posto di lavoro?

La cultura e l’educazione fanno bene a tutti, come la pace: fanno bene a chi è di destra e a chi è di sinistra, a chi è sfiduciato e chi non lo è. Abbiamo bisogno di pace sociale e non di svuotare la scuola di contenuti. Sappiamo bene che la scuola così com’è può essere, deve essere migliorata, ma non è questa la strada giusta.
E comunque, qualunque genitore che ha figli nella scuola pubblica almeno qualche volta, per un attimo, ha pensato: che bello magari ci fossi andato io da piccolo in una scuola così, avessi fatto io queste gite, e imparato tutte queste cose.
La ministra dice che il decreto è contrastato solo da una sparuta minoranza. Certo, i genitori sono sempre presi: tra lavoro, figli, famiglia, chi ha tempo di andare a fare sentire la propria voce, e a cercare di avere le informazioni che non circolano nei media?
Ma voi avete capito che cosa comporta il decreto? Attenzione, sicuramente porta un peggioramento della Nostra vita quotidiana! Fare tutto in fretta, rassicurare senza spiegare ci porta a brutte conseguenze.

Perché invece non prendiamo un po’ di tempo e apriamo un confronto costruttivo tra le parti interessate? E nel frattempo perché non tagliamo quei privilegi e quelle spese superflue che in Italia sono tante?
Dai, non facciamo pagare i costi dell’incapacità politica di ogni colore ai nostri figli.

Con tanti saluti, un gruppo di genitori uniti per difendere la scuola,
guds.i@libero.it

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