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Lavoro

13 Febbraio: una giornata anticrisi

Sciopero generale del settore pubblico e dei metalmeccanici e manifestazione nazionale a Roma

giovedì 12 febbraio 2009

Appello dei Segretari Generali
della FP CGIL e FIOM CGIL Carlo Podda
e Gianni Rinaldini per lo sciopero generale delle
due categorie e la manifestazione nazionale
a Roma del 13 febbraio 2009


La crisi dell’economia finanziaria internazionale
si è rapidamente trasformata in crisi dell’economia
reale ed ha messo in evidenza i limiti e le
distorsioni di un modello di sviluppo basato sul
presupposto dell’assenza di un limite allo sviluppo
stesso e sulla riduzione delle retribuzioni.

E’ emerso con chiarezza come questo modello
abbia costruito nel nostro Paese una società
caratterizzata da una distribuzione ineguale della
ricchezza, dall’aumento delle disuguaglianze, dal
blocco della mobilità sociale, dalla mancanza di
sicurezza e dalla precarizzazione del lavoro.

Si sono costruiti per questa via i presupposti
per un lavoro che divide lavoratrici e lavoratori,
nativi e migranti, Nord e Sud del Paese, lavoratori
privati e lavoratori pubblici.

Il Centro Destra, insieme alle organizzazioni
imprenditoriali, ha legislativamente, culturalmente
e socialmente devastato ogni idea di solidarietà
ed unità del lavoro liquidando progressivamente
diritti di cittadinanza e del lavoro. Ha iniziato a
demolire la struttura dello Stato sociale dalla Sanità
alla Previdenza, al Diritto allo studio, pure garantiti
dalla Costituzione e frutto delle lotte e delle conquiste
delle lavoratrici e dei lavoratori. In questo
quadro è stato annunciato un nuovo intervento
peggiorativo sulle pensioni.

La crisi odierna, di cui il Governo cerca di
nascondere le dimensioni, mette in evidenza
la necessità di affermare politiche contrarie a
quelle sin qui prevalenti attraverso l’estensione
dell’accesso universale al diritto alla salute,
all’istruzione, alla continuità di un rapporto di
lavoro stabile e sicuro.

Vanno affermate politiche redistributive attraverso
la diminuzione del prelievo fiscale sul
reddito da lavoro dipendente. Va sconfitta la
proliferazione di tanti modelli contrattuali che
hanno in comune solo la diminuzione programmata
delle retribuzioni e la fine dell’autonomia
della contrattazione integrativa.

Va garantita, da subito, la continuità di ogni
rapporto di lavoro, evitando licenziamenti e garantendo
il rinnovo di tutti i rapporti di lavoro precari.

Va estesa e incrementata la rete degli ammortizzatori
sociali al fine di tutelare tutte e tutti,
nativi e migranti, lavoratori a tempo indeterminato
e lavoratori a tempo determinato.

Vanno messe in campo politiche di finanziamento
e salvaguardia non solo delle banche, ma
delle aziende e dei sistemi di welfare, analogamente
a quanto si sta discutendo e decidendo
nei singoli Stati dell’Unione Europea e negli USA.

Il Governo italiano è invece l’unico governo del
mondo che non ha cambiato le politiche decise
nella scorsa estate, con il risultato che non si
vedono iniziative di sostegno dei redditi e quindi
di rilancio dei consumi e della produzione. Anche
le supposte e sbandierate politiche di rigore del
bilancio pubblico hanno in realtà impedito e depresso,
prima ancora della crisi, le dinamiche dello
sviluppo, creando in otto mesi il quasi raddoppio
del rapporto deficit/PIL.

- Il ricorso alla cassa integrazione
ha raggiunto livelli mai toccati.
- Si stima che nei primi mesi dell’anno più
di un milione di lavoratori precari
resterà senza lavoro.
- Sono stati fatti accordi separati
nel settore pubblico che valgono una
social card, violando le vigenti leggi sulla
democrazia sindacale
- Si stanno manomettendo le leggi sul
lavoro al solo scopo di renderlo ancora
più precario, mentre gli unici interventi
che si attuano per la sicurezza sul
lavoro hanno il fine di diminuire le
sanzioni per le aziende.

Contro queste politiche e gli accordi separati
sottoscritti dal Governo e dalle Associazioni imprenditoriali,
a sostegno della piattaforma della
CGIL per lo sciopero generale del 12 dicembre
2008 che chiede una riduzione del prelievo fiscale
sul lavoro dipendente attraverso l’adeguamento
automatico delle aliquote fiscali all’inflazione
(drenaggio fiscale) e l’aumento delle detrazioni
fiscali e misure atte a garantire la continuità del
rapporto di lavoro per le lavoratrici ed i lavoratori
a tempo indeterminato e per quelle e quelli
precari, la FIOM e la Funzione Pubblica CGIL nel ciclo di iniziative decise dalla CGIL in vista
della grande manifestazione del prossimo mese
di aprile, hanno proclamato

lo sciopero generale
delle loro categorie
per intera giornata
o turno di lavoro
di venerdì 13 febbraio
2009.
In questo stesso giorno
si svolgerà a Roma una
grande manifestazione
nazionale con cortei
e comizio
a Piazza S. Giovanni

- Per la dignità del lavoro
- Per l’unità dei lavoratori privati
e pubblici
- Per l’aumento delle detrazioni fiscali
e l’adeguamento automatico all’inflazione
- Per dare continuità del rapporto
di lavoro a chi oggi è precario
- Per un welfare più esteso ed inclusivo
- Per una P.A. funzionante che sia
per i cittadini e le imprese strumento
di sostegno e legalità
- Per la salvaguardia di tutte le imprese
in difficoltà anche attraverso interventi
pubblici mirati al mantenimento
dell’occupazione
- Contro un nuovo intervento peggiorativo
sulle pensioni
- Contro gli accordi separati
ed i contratti truffa
- Per il diritto delle lavoratrici
e dei lavoratori a votare sui loro contratti.

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