UNA FIRMA PER BIBLI
"Quello che Noi dipendenti di Bibli chiediamo NON è un modo per avere una locazione gratuita dal Comune di Roma. NON si chiedono nè finanziamenti, nè privilegi.
Si vuole solo smuovere l’opinione pubblica sul fatto che una libreria indipendente sta chiudendo.
Si sta cercando di sollecitare il Comune di Roma a mantenere un accordo fatto 4 anni fa dalla allora giunta e condiviso dalla giunta attuale, che prevede l’assegnazione di un posto, dove Bibli pagherebbe un regolare affitto e a prezzo di mercato.
Si sta chiedendo per una volta al politico di turno di mettere la propria faccia non per salvare Tizio e Caio, il nipote di o il figlio di, ma di esporsi in prima persona per la "sopravvivenza" di una libreria che rappresenta e rappresenterebbe un punto di riferimento per i cittadini. Senza parlare del fatto che una libreria giova all’immagine, riqualificandolo, di un quartiere e a cascata di tutta la città.
Si sta chiedendo una "Firma" ai cittadini di Roma e non, perchè consideriamo segno di civiltà che un comune valorizzi la cultura e "salvaguardi" le librerie.
Perchè, aldilà di NOI (vada come deve andare) ci si auspica veramente l’apertura di un punto culturale in ogni quartiere di Roma o in ogni quartiere di tutte le città italiane. Potete condividere il pensiero oppure GRIDARE tutti insieme: EVVIVA i CENTRI COMMERCIALI, ormai nostra unica realtà."
Per aderire invia una e-mail a info@bibli.it con scritto "una firma per Bibli Libricaffè"