Iersera percorrevo in bici Via dei Fienaroli a Trastevere nel meraviglioso clima uterino della Roma primaverile. Una coppia cammina pigramente in mezzo alla strada e raggiungendoli rallento, non ho fretta. La donna sente la bici rumorosa sul selciato sconnesso, si volta e subito tirandosi di lato "sorry, sorry, sorry..." continua a ripetere mentre il compagno subito la imita tirandosi dall’altra parte per lasciare spazio e scusandosi a sua volta.
Passo sorridendo rassicurandoli che non è un problema ma, pensando a tutte le volte che sono stato preso a male parole in bici a Roma, vorrei fermarmi e abbracciarli.
Mia figlia seduta dietro, ascoltando e non capendo quelle parole straniere concitate, è preoccupata: "...ma cosa dicono?"