Oggi al Mercato di Testaccio un piccolo gruppo di giovani con carta e penna interroga i pochi frequentatori del lunedì mattina. Fermano anche me per chiedermi se ho suggerimenti o proteste da fare.
Rispondo in modo vago, perché qualcosa nel giovane intervistatore non mi convince; ma quello insiste e finisce per suggerirmi le lamentele più gettonate: "...forse i problemi di parcheggio?" insinua. "ma mi muovo in bicicletta!" rispondo convinto di smorzare l’impegno statistico del giovanotto; ma quello si illumina "ahh, ecco, una bambina poco fa ha segnalato la carenza di piste ciclabili. Eh cosa ne pensa?". "Piste ciclabili? Quello che si può dire è che non ci sono piste ciclabili a Roma..." affermo un po’ scocciato per l’insistenza e convito di chiudere lì l’intervista. Ma quello decide che ho espresso la mia lamentela e soddisfatto passa oltre: "... allora mi dà nome cognome... email o cellulare...".
A questo punto capisco che l’indagine è solo una frettolosa e mal congegnata copertura per carpire gli estremi per una qualche campagna: "ma posso sapere per conto di chi indagate?"
Il ragazzo sostiene di essere lì per conto dell’assessore alla cultura del Comune di Roma, tale Sìclari. Non mi risulta e me lo segno per poi scoprire a casa che il nome corrisponde ad un consigliere comunale del PDL, Marco Sicari; non è assessore, ma vanta una delega del Sindaco ai rapporti territtoriali e istituzionali tra Roma Capitale le Università, gli Enti e gli Istituti di Ricerca. Ricerca di nomi e indirizzi, a quanto pare.
Nulla di grave naturalmente. Solo una tendenza ad imbrogliare i cittadini che non ci piace ed è sicuro presagio di politica ad uso strettamente personale. E quindi ecco una raccomandazione. Se dovessero arrivarvi email di propaganda e sostegno alla candidatura di Marco Siclari cercate in fondo al messaggio il link per cancellarvi dalla mailing-list (dovrebbe essere esposto). Oppure cestinatela. Si tratta di merce venduta a vostra insaputa.