Il governo di destra guidato da Giorgia Meloni conferma la propria propensione ad esercitare la forza contro i lavoratori e le parti più deboli della società e ad essere particolarmente compiacente con i ceti ricchi e privilegiati.
La legge di bilancio presentata dal governo non prevede nessuna tassazione specifica per rendite e grandi patrimoni e per gli ingenti profitti realizzati da banche ed imprese energetiche; nel medesimo tempo si è provveduto a promulgare l’ennesimo condono, mascherato questa volta da improbabile “concordato ” a favore degli evasori fiscali.
Per fronteggiare le giuste proteste di cittadini, lavoratori e studenti il governo ha pensato bene di promulgare un pacchetto di norme di evidente carattere repressivo, comprese nel cosiddetto decreto “sicurezza”, già approvato alla Camera ed ora all’esame del Senato.
Il provvedimento del governo prevede la creazione di nuovi reati come il blocco stradale e ferroviario, che prima costituivano soltanto illeciti di tipo amministrativo, mente viene punita anche la resistenza passiva, se esercitata all’interno di istituti penitenziari o nei Centri per immigrati.
Si aumentano le pene già previste per l’occupazione di alloggi e abitazioni, come pure per il reato di accattonaggio e resistenza alla forza pubblica; sarà possibile inoltre recludere nelle carceri i bambini al di sotto di un anno, qualora le madri abbiano commesso reati.
L’insieme degli articoli presenti nel decreto è dunque rivolto a colpire i cittadini più poveri e meno difesi e a reprimere le lotte promosse da sindacati, giovani e disoccupati.
Scendiamo in piazza per impedire l’approvazione al Senato di questo decreto iniquo e antidemocratico, partecipiamo allo sciopero generale contro il governo del 29 novembre promosso da CGIL e UIL.