Il voto in Germania ribadisce una lezione che in Italia conosciamo bene: quando le forze progressiste assumono la responsabilità del governo senza dare priorità alla necessità di migliorare concretamente la vita delle persone comuni, a trarne vantaggio è la destra, soprattutto quella radicale e fascista.
I partiti dell’area di governo (SPD, Verdi, Liberali) perdono infatti circa il 20% dei consensi.
La buona notizia è che questi consensi non fuggono solo verso destra.
Solo poco più della metà di questi voti, infatti, è andata verso i nazisti di AfD, mentre poco meno della metà è confluita nell’area della sinistra alternativa, dove la contesa tra Die Linke e il nuovo partito BSW, nato da una sua scissione in salsa ‘sovranista’, si è conclusa con la vittoria schiacciante della prima e l’affermazione della leadership travolgente e contemporanea di Heidi Reichinnek.
Da un lato, AfD rappresenta il fuoco violento di chi punta a scardinare il patto democratico promuovendo l’individualismo selvaggio: dal negazionismo climatico alla volontà di escludere dai diritti di cittadinanza la popolazione di origine straniera.
Dall’altro, la ‘porta tagliafuoco’ di Die Linke, ovvero l’idea che il patto democratico si possa difendere solo restituendo concretezza alla promessa su cui è nato: pace, eguaglianza, libertà, tutela dei beni comuni e dell’ecosistema in cui viviamo. Tutto insieme, perché nessuno di questi obiettivi si può raggiungere sacrificandone altri.
Che qualche progressista moderato – dopo aver visto come sono andate le cose in Italia, in Germania, in Francia e dopo aver misurato la speranza con cui tutti guardiamo alla Spagna – sostenga ancora che l’avanzata delle destre possa essere arrestata investendo maggiori risorse in armamenti e garantendo maggiore libertà ai grandi player dei mercati globali e agli accumulatori di ricchezze, non è più soltanto deludente: è incredibile.
L’Europa si salva, invece, se ambisce a mandare a milioni di persone nel mondo un messaggio chiaro: la democrazia è il sistema che vi protegge se siete tra coloro che vivono solo del proprio lavoro, che vi cura anche se non avete un centesimo in banca, che istruisce gratuitamente i vostri figli, che vi difende dalle menzogne delle tecno-oligarchie e delle autocrazie, garantendovi un vero pluralismo e una vera libertà di giudizio. La democrazia è quel sistema che riconosce valore ai giovani, assicurandosi che una vita dignitosa nel futuro sia ancora possibile grazie alla lotta all’inquinamento e al cambiamento climatico.
Infine, l’Europa si salva se si trasforma in attore attivo della pace e della cooperazione economica, se dialoga autonomamente con il resto del mondo, dismettendo il ruolo di comprimario della grande superpotenza americana, attaccata come le altre all’idea vecchia e polverosa che l’unico modo di convivere su questo pianeta sia l’affermazione di sfere di influenza disegnate attraverso l’uso della forza militare e commerciale.
Abbiamo bisogno di una svolta, veloce e poderosa.
Dopo decenni passati a esportare la democrazia con le armi (come in Afghanistan e in Libia, per esempio), dopo decenni trascorsi a difendere il diritto internazionale violandolo quando faceva comodo (come in Palestina), dopo anni passati a sostenere con la mano destra il mercato libero mentre con la sinistra si proteggevano i propri interessi con il protezionismo (come gli Stati Uniti di Biden), dopo anni a straparlare di pari opportunità per tutti i cittadini mentre si lasciava correre la crescita delle diseguaglianze (come nell’Europa liberista), e soprattutto dopo il fallimento colossale della strategia europea fondata sull’immobilismo diplomatico – che ha lasciato campo libero alla grande spartizione affaristica di Putin e Trump in Ucraina – ebbene, è ora di far cambiare rotta all’Europa e abbandonare questo mare di contraddizioni e ipocrisie. Noi ci siamo, pronti a lavorare per un’opzione coerente, credibile, fondata sulla dignità europea.
Per fare cosa? Per essere all’altezza della nostra storia e proporre al mondo, che rotola nel caos, una strada diversa. Essere guida e punto di riferimento, stando a testa alta davanti alle oligarchie post-democratiche russe e statunitensi, davanti ai Putin e ai Musk, che puntano da decenni a smembrare l’Europa, cancellare le nostre libertà, annientare il nostro modello e il nostro welfare.
Non è impossibile. Ci sono decine di forze eco-socialiste in tutta Europa, come anche noi di Alleanza Verdi e Sinistra, che l’hanno già capito.
Altre possono essere riconquistate a questa battaglia di civiltà.
Sarà lunga, sarà dura, ci vorrà tempo. Ma ci arriveremo. Gli esseri umani non si sono mai arresi definitivamente alle ingiustizie e alla barbarie. Questa notte passerà: teniamo accese insieme le nostre luci e facciamo strada.
Heidi Reichinnek, leader della sinistra tedesca - Die Linke