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IL CASO

Londra, tutti al lavoro in bici
Sono più degli automobilisti

Il 50% dei pendolari usa le due ruote a pedali per raggiungere la City. Sul ponte di Southwark, che attraversa il Tamigi, sono più del 42% del totale del traffico urbano. E il fenomeno riguarda anche Bristol, York e Oxford

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LONDRA - Tutti al lavoro in bicicletta. Per la prima volta il numero di pendolari che raggiungono alcune zone del centro di Londra durante le ore di punta di massimo traffico in bici ha superato quello di coloro che fanno lo stesso viaggio in automobile. A Cheapside, una strada della City, su cui ogni mattina affluiscono banchieri, broker e impiegati della cittadella finanza, i ciclisti costituiscono ora più del 50 per cento dei pendolari. Sul ponte di Southwark, che attraversa il Tamigi, sono più del 42 per cento del totale del traffico urbano. E il fenomeno non riguarda soltanto la capitale.

In un sobborgo di Bristol, un abitante su quattro si reca al lavoro pedalando su due ruote, e in tutta la città il traffico in bici è triplicato rispetto a un decennio fa. Nella città di York i ciclisti sono aumentati del 20 per cento negli ultimi cinque anni. Nella cittadina universitaria di Cambridge, più di un quinto dell'intera popolazione si sposta regolarmente in bicicletta. La situazione è simile a Oxford e in altri centri con una larga popolazione studentesca, come testimoniano gli enormi parcheggi di biciclette nei pressi delle stazioni ferroviarie. E globalmente, in tutta la Gran Bretagna, nello spazio di quattro anni, cioè da quando sono state ampliate le vie ciclabili in molte regioni, il numero dei viaggi a lunga distanza compiuti in bici è passato da 16 milioni a 73 milioni all'anno.

Lo storico "sorpasso" in certi quartieri di Londra delle bici sulle auto come mezzo di trasporto preferito dai pendolari, è probabilmente perfino più ampio di quanto dicano le suddette statistiche, diffuse da Transport for London, l'agenzia che sovraintende ai trasporti nella metropoli, perché le cifre diffuse nei giorni scorsi e pubblicate oggi dal Sunday Times sono state compilate prima del luglio 2010, quano il sindaco Boris Johnson ha introdotto un piano che mette a disposizione della cittadinanza 5500 biciclette a noleggio che si possono prendere e restituire in una serie di appositi parcheggi disseminati in tutta la città. L'agenzia stima che il traffico sulle corsie ciclabili sia complessivamente raddoppiato nell'ultimo anno. Cycling England, un'associazione che promuove il traffico su due ruote, calcola che qualcosa di simile stia accadendo in tutta l'Inghilterra.

La bici ha successo perché, andando al lavoro sui pedali, si fa contemporaneamente bene all'ambiente e bene alla (propria) salute. Sulla base dei nuovi dati, la "lobby dei ciclisti" - scrive il Sunday Times - intende chiedere alle autorità di aumentare ancora di più il numero delle corsie riservate esclusivamente ai ciclisti, di allargare le piste ciclabili esistenti e di ridisegnare a favore di chi va in bicicletta gli incroci con maggior traffico. Il modello dell'Olanda, dove in città come Amsterdam quasi tutti si spostano in bici, sta dunque diffondendosi con crescente successo anche nel Regno Unito.