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Mobilità urbana

La strage silenziosa

Trentamila vittime sulla strada negli ultimi dieci anni.

giovedì 10 febbraio 2022, di J. Pierluigi Renzi


Mercoledì 9 febbraio si è svolto un presidio in Piazza dei Santi Apostoli per chiedere più sicurezza e richiamare gli enti pubblici ad una maggiore attenzione ai temi della sicurezza stradale. Sono stati ricordati i nomi delle 15 vittime romane del solo mese di gennaio, un morto ogni due giorni; i pedoni rappresentano circa il 40% delle vittime della violenza stradale.
“Roma ha il tasso più alto di motorizzazione pro capite in Italia - sottolinea Alfredo Giordani della rete Vivinstrada -, dobbiamo riprenderci i nostri spazi urabani perchè così non è più possibile andare avanti”.

Scrive l’Associazione dei familiari delle vittime e utenti della strada in una lettera recente al presidente Mattarella appena rieletto: "...Solo prevenendo la violenza motoristica con una strategia attiva di riduzione della velocità, delle opere di moderazione del traffico e di ridisegno dello spazio pubblico possiamo sperare di raggiungere la visione zero vittime. Parigi, Madrid, Barcellona, Bilbao, Bruxelles hanno già scelto di abbassare i limiti di velocità ed Helsinki ha raggiunto le zero vittime grazie al limite dei 30 km/h nelle aree urbane. Ai primi di ottobre 2021 il Parlamento Europeo ha votato una risoluzione per abbassare a 30 km/h il limite di velocità in tutte le aree edificate: mentre l’Europa va verso il futuro, l’Italia torna indietro di decenni. La stessa Europa ha reso obbligatorio l’importantissimo dispositivo di limitazione automatica della velocità I.S.A. (Intelligent Speed Adaptation) da maggio 2022, ma il nostro Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili non ha ancora predisposto alcun provvedimento di recepimento..."

"Attualmente la PIRAMIDE DELLA MOBILITA’ ordina le seguenti priorità: Auto Privata – Trasporto Pubblico – Ciclisti – Pedoni, disabili e bambini. BISOGNA ROVESCIARLA: Pedoni, disabili e bambini – Ciclisti – Trasporto Pubblico – Auto Privata. Le strategie di lungo periodo devono essere basate su una redistribuzione dello spazio pubblico, introduzione zone edificate a 30 km/h e una riduzione della principale causa di morte in circolazione: il parco auto non va semplicemente sostituito con mezzi più nuovi e meno inquinanti, bisogna ridurlo drasticamente. .."

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