Il 30 novembre la Camera ha approvato le mozioni del centrodestra, del Pd e di Azione-Italia Viva. La mozione di maggioranza chiede al governo di continuare a inviare armi fino a fine 2023, oltre che di portare la spesa militare al 2% del Pil entro il 2028. Bocciate invece le mozioni del M5S e di Verdi-Sinistra, molto più critiche rispetto alla posizione assunta dal governo italiano.
Scrive Fratoianni in un post di ieri: "Ancora una volta ho portato in Parlamento la voce e le ragioni della Pace nel mio intervento di questa mattina alla Camera dei Deputati.
Perché dopo 9 lunghi mesi di guerra è sempre più necessaria una strada alternativa a quella delle armi.
Per questo Alleanza Verdi e Sinistra ha presentato una mozione al governo molto chiara: fermare la folle corsa al riarmo, farsi promotore di una conferenza di Pace presieduta dalle Nazioni Unite e cambiare strategia riguardo la guerra in Ucraina, fermando l’invio delle armi e ritagliando per l’Europa un ruolo per intercedere con autonomia e autorevolezza nelle trattative per un cessate il fuoco".
La notizia riportata da Fratoianni nel suo intervento è quella che riproduciamo qui sotto, in una nota de Il Sole 24 ore. Non è dato ritrovare la stessa notizia, che risale al 16 novembre, sui grandi giornali nazionali mentre è citata in alcuni giornali locali.
Ucraina: capo di Stato maggiore Usa, probabilita’ vittoria militare non e’ alta
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - New York, 16 nov - "La probabilita’ di una vittoria militare ucraina, ovvero che i russi siano cacciati da tutta l’Ucraina, inclusa la Crimea, non e’ alta". Lo ha detto il capo di Stato maggiore statunitense, Mark Milley, in una conferenza stampa al Pentagono. "Forse e’ possibile una soluzione politica", ha aggiunto.
