In Francia intorno all’anno 1670 una delle principali funzioni della famiglia, cioè la trasmissione dei beni ereditari, fu fortemente influenzata dalle invenzioni e dalle scoperte di Exili e del capitano Godin de Sainte Croix e cioè da veleni potentissimi “insapori e inodori”.
“Veleni talmente potenti quelli preparati da Godin de Sainte-Croix e talmente impalpabili “ che se durante la preparazione la polvere (…poudre de succession, la chiamavano i parigini!) rimaneva scoperta, bastava trarre un solo respiro per morire all’istante. Durante le manipolazioni Sainte-Croix si proteggeva il viso con una maschera di vetro sottile; questa un giorno gli cadde, egli aspirò un po’ di pulviscolo del veleno che stava travasando in una fiala e cadde fulminato”. Ciò non impedì ai parigini dei più diversi ceti di ricorrere largamente alle sue “arti maledette”.
E. T. A. Hoffmann nel suo racconto M.lle de Scudéry ci offre una vivida descrizione dell’atmosfera che si respirava in molte famiglie dell’epoca in cui “la natura” tardava a conformarsi alle aspettative sociali:
Un ultimo sguardo alla famiglia riunita, illuminata da una luce abbagliante, prima di cadere stecchiti dal potere venefico sovrumano della “polvere sottile”.