I Turchi emanarono l’ordine di deportazione degli Armeni e siccome non avevano uomini per scortare i convogli tirarono fuori i criminali dalle galere e misero loro la divisa. Questa gente vendette gli Armeni ai Curdi e ai Circassi che di fatto furono gli autori materiali dei massacri e delle atrocità aiutati anche dai çete (guerriglieri e banditi antigovernativi).
Quando si parla di genocidio è chiaro che c’è una responsabilità politica primaria (in questo caso del governo turco) ma non bisogna dimenticare che, quasi sempre, gli aiutanti e i volenterosi sono molti. Anche i Tedeschi trovarono diversi alleati per le loro politiche di genocidio: un discreto numero di Ucraini, di Baltici in generale, di Italiani, di Francesi, di Polacchi e anche molti preti.
Quando c’è un genocidio in atto diciamo che la religione, la nazionalità e perfino lo schieramento politico non sono una garanzia di estraneità: è necessario guardare a ciò che concretamente fanno i gruppi e le singole persone. Diciamo che non è una garanzia di estraneità nemmeno essere papa, vedi Pio XII.