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Gente di Testaccio

La repressione durante i primi anni del fascismo

giovedì 3 aprile 2008, di Fabrizio Scottoni


Prosegue la rubrica "Gente di Testaccio" raccontando di oppositori che furono perseguitati nei primi anni del fascismo. Per questo ringraziamo Gianni Rivolta che nel suo prezioso libro "I ribelli di Testaccio, Ostiense e Garbatella" da cui abbiamo tratto foto e informazioni, ha recuperato la memoria di molti antifascisti che animarono il nostro quartiere negli anni ’20.

Dopo la marcia su Roma non si fece attendere la vendetta delle camice nere, soprattutto nei confronti dei quartieri popolari, come Testaccio e Ostiense, che avevano ostacolato il nascente movimento fascista.
Il circolo socialista di via del Gazometro fu assalita da una trentina di squadristi che lo devastarono e lo bruciarono. Il circolo anarchico Germinal di via Marmorata fu chiuso.
Le bellissime isole di Favignana, Lampedusa, Lipari, Ustica, Tremiti, Ponza e Ventotene divennero luoghi di confino per gli oppositori politici che furono arrestati in massa. Durante il ventennio a livello nazionale furono arrestati 4671 antifascisti di cui 4030 comunisti.
Tra i tantissimi testaccini colpiti dalla repressione nei primi anni ‘20 ricordiamo: Alfredo Bartolucci, un fornaciaio abitante a lungotevere Testaccio; Gubbio Giannini abitante a via Bodoni; Alfredo Simmi e Adriano Ricci (muratore abitante in via Manuzio), arrestati mentre distribuivano volantini anarchici a Testaccio; Guglielmo De Valeri e Alfredo Di Giovanpaolo, un operaio del gas di Ostiense che divenne il punto di riferimento dei comunisti di zona; Arduino Gatta e Oreste Oradei, abitante a lungotevere Testaccio, Carlo Mori (uno dei più attivi comunisti di Testaccio), Ariosto Gabrielli (caposettore comunista di Testaccio).

Temistocle MonticelliTemistocle Monticelli
Nato nel 1869, abitante in via Bodoni, fu rappresentante dell’Unione anarchica italiana e responsabile del Comitato di Difesa Libertaria. Fu tra gli elementi più in vista del movimento anarchico nazionale. Aprì una cartoleria ed una agenzia giornalistica-libreria, molto frequentata da esponenti sovversivi della città. Fu condannato a tre anni di confino a Ponza. Morì a Testaccio nel 1933.

Elio Aquilotti
Nato nel 1899, faceva il terrazziere e abitava in via Alessandro Volta a Testaccio con la moglie e due figlie. Fu membro dell’esecutivo laziale del Partito Comunista.
Fu arrestato nel 1925 insieme al segreteario della Federazione di Roma Carlo Farini e a Vincenzo Baccalà. Nel ’26 fu condannato a 5 anni di confino. Fu inviato a Ustica e poi a Ponza.

Vincenzo Baccalà
Tipografo di Testaccio, nato nel 1893, abitante a via Bodoni. Fu membro del Soccorso Rosso, venne arrestato nel 1925. Messo in libertà espatriò clandestinamente in Francia, passando da Milano dove lavorò un pò di tempo alla redazione clandestina de L’Unità. Condannato in contumacia a 12 anni di reclusione dal Tribunale Speciale, in Francia divenne segretario del Comitato proletario antifascista. Successivamente si trasferì in Unione Sovietica.
Nel ’37 fece richiesta di tornare in Francia, ma gli fu negata. Qualche mese più tardi fu vittima delle purghe staliniane e venne fucilato dalla polizia politica sovietica

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