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Cronache di un altro mondo: il gruppo Stellantis

Non tutte le borghesie sono uguali. Qui proviamo a gettare uno sguardo su quella italiana e quella francese.

venerdì 13 settembre 2024, di J. Pierluigi Renzi


Stellantis è ufficialmente nata il 16 gennaio 2021. Quel giorno, la fusione tra Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e PSA Group è stata formalmente completata, dando vita a Stellantis, un nuovo gigante dell’industria automobilistica globale. L’azione combinata della nuova società ha iniziato a essere scambiata nelle borse valori di Milano e Parigi il 18 gennaio 2021, e a New York il 19 gennaio 2021.

Robot a Mirafiori

La fusione che ha portato alla creazione di Stellantis è stata strutturata come una fusione "alla pari" tra FCA (Fiat Chrysler Automobiles) e PSA (Peugeot Société Anonyme). Tuttavia, anche se tecnicamente alla pari, l’accordo prevedeva una serie di scambi economici e di trasferimenti di valore che hanno reso l’operazione più complessa e per la verità non proprio trasparente.

Non appare per nulla alla pari lo scambio azionario: gli azionisti di FCA ricevettero 1 azione di Stellantis per ogni azione di FCA posseduta, mentre gli azionisti di PSA ebbero 1,742 azioni di Stellantis per ogni azione di PSA posseduta. Il valore nominale medio delle azioni FCA quell’anno era di 14/16 dollari, mentre quello delle azioni PSA era di 20 euro.

Ma anche i dati industriali lasciano perplessi, e lo vedremo nei numeri sotto elencati. Lo scambio fu così poco "alla pari" che gli Agnelli, per convincere gli azionisti FCA dubbiosi dell’accordo, distribuirono prima della fusione un dividendo straordinario di 2,9 miliardi di euro, indebolendo tra l’altro il peso di FCA nella trattativa con PSA.

Come erano i due gruppi prima della fusione? Nel 2019 la classifica dei gruppi automobilistici mondiali vedeva FCA al settimo posto davanti a PSA:

  1. Volkswagen Group: Circa 10,97 milioni di veicoli.
  2. Toyota Motor Corporation: Circa 10,74 milioni di veicoli.
  3. Renault-Nissan-Mitsubishi Alliance: Circa 10,16 milioni di veicoli.
  4. General Motors: Circa 7,72 milioni di veicoli.
  5. Hyundai Motor Group: Circa 7,19 milioni di veicoli.
  6. Ford Motor Company: Circa 5,39 milioni di veicoli.
  7. Honda Motor Co.: Circa 5,32 milioni di veicoli.
  8. Fiat Chrysler Automobiles (FCA): Circa 4,42 milioni di veicoli.
  9. PSA Group: Circa 3,49 milioni di veicoli.
  10. Suzuki Motor Corporation: Circa 3,19 milioni di veicoli.

In sostanza il gruppo PSA vendeva il 79% di veicoli rispetto a FCA, quasi un milione di veicoli in meno. Ma nella trattativa avrebbe contato la stima di una maggiore capacità di crescita di PSA contro un debito più elevato di FCA (ma allora perché quel dividendo?).

Come erano composti i due gruppi?
La differenza dei due gruppi è notevole, con una gran varietà di marchi in FCA tra Europa e USA contro con una netta prevalenza di veicoli prodotti del solo gruppo Peugeot in PSA.

Gruppo FCA:

  1. FIAT: Il marchio principale, fondato nel 1899 a Torino. Produttore di una vasta gamma di veicoli, dalle utilitarie come la FIAT 500, alle automobili più grandi come la FIAT Panda e la FIAT Tipo.
  2. Alfa Romeo: marchio storico italiano noto per le sue automobili sportive e di lusso. Acquisito da FIAT nel 1986.
  3. Lancia: marchio italiano con una lunga tradizione, famoso per modelli come la Lancia Delta e la Lancia Ypsilon. Negli ultimi anni, il marchio ha ridotto significativamente la sua gamma, concentrandosi principalmente sul mercato italiano.
  4. Maserati: marchio di lusso italiano specializzato in automobili sportive e berline di alta gamma. FIAT ha acquisito una partecipazione in Maserati nel 1993.
  5. Chrysler: marchio americano di automobili e minivan. FIAT ha acquisito il controllo di Chrysler nel 2009, portando alla creazione di FCA nel 2014.
  6. Jeep: uno dei marchi più noti di FCA, specializzato in veicoli fuoristrada e SUV. Parte di Chrysler e quindi di FCA.
  7. Dodge: altro marchio americano, noto per le sue auto sportive e veicoli ad alte prestazioni, oltre a camion e SUV.
  8. Ram: originariamente una divisione di Dodge, Ram è ora un marchio indipendente focalizzato sui camion e i veicoli commerciali.
  9. Abarth: sotto-marchio di FIAT, noto per la produzione di versioni sportive e ad alte prestazioni di vari modelli FIAT.
  10. SRT (Street & Racing Technology): Divisione di FCA dedicata alle alte prestazioni, con modelli basati su Dodge, Jeep e Chrysler.

Gruppo PSA:

  1. Peugeot: Uno dei marchi principali del gruppo, noto per una vasta gamma di veicoli, dalle utilitarie alle berline e SUV.
  2. Citroën: Un altro marchio storico francese, famoso per le sue innovazioni tecniche e design distintivi. Citroën produceva veicoli di vari segmenti, dalle piccole utilitarie ai SUV.
  3. DS Automobiles: Un marchio premium creato da PSA nel 2014, originariamente una sotto-marca di Citroën. DS Automobiles si posizionava nel segmento di lusso e mirava a competere con marchi premium come Audi e BMW ma nel 2019 commercializzò solo 80.000 veicoli.
  4. Opel: PSA ha acquisito Opel (insieme al marchio britannico Vauxhall) da General Motors nel 2017. Opel è un marchio tedesco noto per le sue auto e furgoni, con una forte presenza in Europa.
  5. Vauxhall: Simile a Opel, ma con una focus particolare sul mercato britannico. Vauxhall era un marchio parte dell’acquisizione di PSA da General Motors.

Un’altra differenza piuttosto importante é che nel gruppo PSA era presente lo stato francese mentre nessuna azione era posseduta dallo stato italiano in FCA, nonostante l’ingente mole di denaro pubblico, non facilmente calcolabile, che ha sostenuto il gruppo della famigli Agnelli nel corso degli anni, attraverso incentivi fiscali e agevolazioni, prestiti garantiti dallo stato, sostegno alla ricerca e allo sviluppo, cassa integrazione e ammortizzatori sociali e per ultimo il regalo dell’Alfa Romeo.

La composizione azionaria di Stellantis vede al primo posto la famiglia Agnelli, la presenza dello stato francese e l’assenza di quello italiano. I principali azionisti risultano essere:

  1. Exor N.V.: La holding della famiglia Agnelli, che detiene circa il 14,4% delle azioni di Stellantis. Exor è il principale azionista del gruppo, con un’influenza significativa sulle decisioni strategiche della società.
  2. Peugeot Family Group (EPF/FFP): La famiglia Peugeot, attraverso le sue entità EPF (Établissements Peugeot Frères) e FFP (Fonds Stratégique de Participations), detiene circa il 7,2% delle azioni di Stellantis. La famiglia Peugeot ha un ruolo storico nel gruppo PSA e ha mantenuto una partecipazione significativa in Stellantis.
  3. BPI France: La banca di investimento pubblica francese, che rappresenta lo Stato francese, detiene circa il 6,15% delle azioni di Stellantis. Questo rende lo Stato francese un azionista importante, anche se minoritario.
  4. Dongfeng Motor Corporation: La casa automobilistica cinese, che aveva una partecipazione in PSA prima della fusione, detiene circa il 4,5% delle azioni di Stellantis. Tuttavia, Dongfeng ha gradualmente ridotto la sua quota nel corso degli anni.
  5. Azionisti istituzionali e altri investitori: Il resto delle azioni di Stellantis è detenuto da una combinazione di azionisti istituzionali, fondi di investimento e piccoli azionisti. Questi azionisti possiedono una parte significativa del capitale della società, ma nessuno di essi ha una quota superiore a quelle sopra elencate.

Da questo elenco si capisce meglio chi controlla il gruppo e guadagna: la famiglia Agnelli come sempre, ma non gli italiani.

Le conseguenze per l’Italia sono ora cronaca. Si sta svuotando l’indotto e la componentistica che ruotava intorno a Fiat, attingendo risorse dagli ammortizzatori sociali, e secondo FIOM nel 2025 sarà ancora peggio, con una previsione di 25.000 posti di lavoro in meno. La produzione della 500 elettrica a Mirafiori è sospesa fino all’11 ottobre. Lo stabilimento di Mirafiori è in crisi da molto tempo, e la produzione di auto al suo interno si è drasticamente ridotta nel corso degli anni: oggi è limitata alla 500 elettrica e a due modelli di Maserati.

La morale di questa storia non a lieto fine è che tra Francia e Italia la borghesia non è tutta uguale; ed è una conferma di quel che già si sapeva. Ma invece possiamo stare certi che a rimetterci è sempre chi lavora.


PS.
Stellantis gestisce numerosi stabilimenti di produzione in tutto il mondo. La produzione specifica di veicoli per ciascuno stabilimento può variare annualmente a causa di cambiamenti nella domanda, modelli prodotti e ottimizzazione delle linee produttive. Tuttavia, ecco una panoramica degli stabilimenti principali di Stellantis e dei volumi di produzione approssimativi per il 2023, da tornare a verificare tra qualche tempo:

Europa - 3.300.000
- Stabilimento di Sochaux (Francia): Circa 350.000 veicoli all’anno. Produce principalmente veicoli per i marchi Peugeot e Citroën.
- Stabilimento di Mulhouse (Francia): Circa 300.000 veicoli all’anno. Produce modelli per i marchi Peugeot e Citroën.
- Stabilimento di Rüsselsheim (Germania): Circa 500.000 veicoli all’anno. Principalmente per Opel e Vauxhall.
- Stabilimento di Ellesmere Port (Regno Unito): Circa 200.000 veicoli all’anno. Produzione per Vauxhall e Opel.
- Stabilimento di Melfi (Italia): Circa 700.000 veicoli all’anno. Produce per Fiat e Jeep.
- Stabilimento di Torino (Italia): Circa 150.000 veicoli all’anno. Produzione per Fiat e Lancia.
- Stabilimento di Cassino (Italia): Circa 300.000 veicoli all’anno. Produzione per Fiat e Alfa Romeo.
- Stabilimento di Vigo (Spagna): Circa 300.000 veicoli all’anno. Produce per i marchi Peugeot e Citroën.
- Stabilimento di Szentgotthárd (Ungheria): Circa 200.000 veicoli all’anno. Produce principalmente motori e componenti, ma anche veicoli per Peugeot e Citroën.
- Stabilimento di Tychy (Polonia): Circa 300.000 veicoli all’anno. Produce per Fiat e Opel.

Stati Uniti e Canada - 1.200.000
- Stabilimento di Detroit (USA): Circa 400.000 veicoli all’anno. Produzione per i marchi Jeep e Dodge.
- Stabilimento di Toledo (USA): Circa 300.000 veicoli all’anno. Principalmente per Jeep.
- Stabilimento di Windsor (Canada): Circa 200.000 veicoli all’anno. Produzione per i marchi Chrysler e Dodge.
- Stabilimento di Warren (USA): Circa 150.000 veicoli all’anno. Produce veicoli per i marchi Jeep e RAM.
- Stabilimento di Belvidere (USA): Circa 150.000 veicoli all’anno. Produce per Jeep e Dodge.

America Latina - 750.000
- Stabilimento di Betim (Brasile): Circa 500.000 veicoli all’anno. Produce per Fiat e Jeep.
- Stabilimento di Buenos Aires (Argentina): Circa 150.000 veicoli all’anno. Produzione per Fiat.
- Stabilimento di Córdoba (Argentina): Circa 100.000 veicoli all’anno. Produce per Fiat.

Asia - 650.000
- Stabilimento di Shanghai (Cina): Circa 200.000 veicoli all’anno. Produce per i marchi globali di Stellantis con particolare attenzione al mercato cinese.
- Stabilimento di Guangzhou (Cina): Circa 300.000 veicoli all’anno. Produce per i marchi globali di Stellantis con attenzione al mercato asiatico.
- Stabilimento di Ranjangaon (India): Circa 150.000 veicoli all’anno. Produce per Fiat e Jeep.

Altri Stabilimenti - 100.000
- Stabilimento di Ksar El Boukhari (Algeria): Circa 100.000 veicoli all’anno. Produzione per Fiat.

Questi stabilimenti hanno prodotto in totale 6 milioni di veicoli. Degli altri non c’è traccia.

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